Teo Monticelli, classe 1990, pilota marchigiano di Osimo, dopo il motocross è oggi un pilota Supermoto di talento, vincitore del campionato Europeo Supermoto nel 2011 e del SMoN delle nazioni nel 2013 con la squadra dell’Italia. Nella stagione 2020 Teo ha difeso i colori del Team BRT Honda lottando fino all’ultima prova per il podio finale della stagione, ma alla fine ha pagato qualche errore di troppo.

Leggiamo le sue risposte di questa breve intervista.

Teo, che stagione è stata per te quella del 2020?

T.M.: “E’ stato un anno completamente fuori da ogni schema un po’ per tutto. Lo scorso anno avevamo deciso insieme al team BRT di correre gli Internazionali d’Italia Supermoto nella massima categoria, la S1. Il team ha una grandissima esperienza nel mondo della supermoto e sapevamo che ci sarebbero stati tutti i presupposti per fare molto bene.

Purtroppo però avevo una gran necessità di cucirmi un po’ meglio addosso questa (per me) nuova Honda e la situazione generale non ha giocato a nostro favore. Anche il campionato con molte gare ravvicinate non ha lasciato infine il giusto spazio ai test e all’arrivo degli sviluppi che avevamo in canna nel corso della stagione.

Siamo riusciti a raggiungere un ottimo compromesso solo da metà stagione in poi come abbiamo dimostrato a Viterbo con un terzo ed un secondo posto di giornata. Mi dispiace aver commesso degli errori stupidi in una gara nel finale a Pomposa dove ci siamo lasciati sfuggire per una manciata di punti il terzo posto nella classifica del campionato italiano che il team oggettivamente meritava”.

Qual è un punto di forza che ti avvantaggia nei confronti di altri piloti?

T.M.: “A 11 anni ho avuto un brutto incidente in moto che mi ha tolto gran parte della mobilità alla caviglia sinistra, il Dottor Costa mi aveva dato zero possibilità di risalire in sella a poco più di un anno dall’operazione. A causa di questo grande deficit non ho tuttora molta forza sulla gamba sinistra ed ho quindi dovuto arrangiarmi per trovare sempre il setting che si addicesse maggiormente ad ogni circuito ed al mio stile di guida per evitare di stressare eccessivamente il piede malconcio. Diciamo che forse questo mi ha portato a sviluppare una buona sensibilità alle modifiche effettuate sul set-up e quindi una buona capacità di sviluppare le moto”.

In cosa ti senti di dover migliorare per il futuro?

T.M.: “Sicuramente l’equilibrio e la tonicità muscolare devono essere curati maggiormente. Avevo raggiunto un ottimo livello a inizio 2017 ma un infortunio a una vertebra + clavicola mi ha fatto tornare tanto indietro…”.

Quali sono i tuoi programmi per la prossima stagione? Quali gare disputerai?

T.M.: “Mi sarebbe piaciuto molto ripetere il binomio di quest’anno con Honda BRT per poter puntare in alto agli internazionali d’Italia con un calendario gare “normale”. Purtroppo ho preferito rinunciare visto che con la mia compagna aspettiamo un bambino e non so se potrò garantire il giusto livello di allenamento, necessario per competere a certi livelli e restituire al team i risultati che merita il loro impegno”.

Chi ti segue alle gare?     

T.M.: “Essendo parte di una famiglia di piloti i miei genitori sono sempre in prima linea! Purtroppo la mia compagna, anche lei molto appassionata, non sempre riesce a liberarsi dal lavoro per accompagnarmi alle gare. Poi ci sono i componenti del team che diventano una sorta di seconda famiglia fondamentale per la buona riuscita del campionato”.

Devi ringraziare qualcuno?

T.M.: “Devo ringraziare più di qualcuno!

La mia famiglia che mi ha permesso di appassionarmi agli sport motoristici e di avvicinarmi al mondo delle competizioni.

Mio fratello piccolo Diego, con lui parte la gara già da casa! Sono stato sicuramente un ottimo punto di riferimento per la sua crescita, e adesso che è tra i più forti in questa disciplina è fantastico potersi allenare insieme per spingere sempre più avanti i nostri limiti.

La mia compagna che mi sopporta in ogni mia follia. E tutti quelli che mi hanno aiutato maggiormente nella mia crescita: primo fra tutti il Freccia Team che, con Massimiliano Porfiri, mi ha accompagnato per tantissimi anni in questa disciplina portandomi ad ottimi livelli. Il team Racestar e la TM Factory Racing, e in ultimo, ma non per importanza, il Bikers Racing Team: il team manager Fabio Mandelli che ci mette sempre tantissima passione e il mio meccanico Salvatore, tutti i vari sponsor tra cui Andreani Group. La Polla che ho fatto diventare matto per riuscire a provare tutto il necessario nel pochissimo tempo che avevamo a disposizione, il motorista Loreno e tutto il gruppo che quest’anno ha fatto davvero un ottimo lavoro. Abbiamo portato la moto ad un livello altissimo e sarei stato curioso di sapere dove saremmo potuti arrivare col nuovo modello 2021.

E poi ringrazio voi di MxCircus per avermi contattato, fa sempre piacere fare due chiacchiere con degli appassionati di motori”!