Maurizio Micheluz, nativo di Pordenone e residente ad Aviano, è un pilota di Enduro con una passione travolgente per le due ruote. Nato il 16 febbraio 1983, è pronto per la stagione 2024 con la sua Husqvarna TE250, facente parte del team Husqvarna Osellini Moto e affiliato al Moto Club Fiamme Oro.
Una delle gare più significative di quest’anno è stata per lui a Sant’Angelo in Vado, un evento che ha reso indimenticabile la sua esperienza nel mondo dell’Enduro.
Chi lo sostiene e lo accompagna in questa avventura sportiva? Durante le gare, riceve assistenza dallo staff di Osellini Moto, mentre durante le prove speciali può contare sull’esperienza di Giuseppe Canova del G.S. Fiamme Oro. A volte, in queste avventure, può anche contare sulla presenza e il sostegno del figlio Victor, regalando così un tocco di familiarità a ogni competizione.
Maurizio, traccia brevemente un tuo profilo sportivo: quando hai iniziato?
“Ho iniziato con il Minicross a 7-8 anni, passato al Motocross a 14 anni (1997) ho fatto discreti risultati a livello nazionale per poi passare nel 2002 all’enduro. Da lì ho vinto l’italiano Cadetti, Italiano ed Europeo Junior l’anno successivo e son passato Elite. In seguito con la nazionale ho vinto il Trofeo Junior alla Six Days 2005 e il Trofeo nel 2007. Innumerevoli secondi posti all’italiano Assoluti per vincerlo solo nel 2018. Dal 2011 ho sempre vinto l’europeo, arrivando ad un totale di 13 titoli di classe, oltre a due assoluti.
Nel Mondiale enduro i migliori risultati sono stati tre podi, mentre in campionato due volte 5° (2006 e 2008). Vorrei citare anche 4 partecipazioni all’ Enduropale du Touquet (miglior piazzamento 21° nel 2018) e un Merzouga Rally (1° cat. Lite e 3° Assoluto nel 2012). Dal 2015, oltre a fare il pilota svolgo il ruolo di Track Inspector per la FIM al Mondiale e alla Sei Giorni”.
Fai un bilancio della stagione agonistica 2023
“Bene nell’europeo dove ho vinto abbastanza facilmente la classe Senior, mentre nell’italiano un deludente quarto posto, malgrado qualche buon piazzamento in alcune gare sono andato proprio male”.
Qual è stato il momento più bello della tua carriera nell’Enduro?
“Indubbiamente la vittoria alla Six Days del 2007, ma anche i podi al mondiale mi hanno dato grande soddisfazione. Senza dimenticare il 2018 dove ho vinto finalmente Italiano ed europeo, prendendo anche una gran soddisfazione al Touquet piazzandomi dove pochi italiani sono riusciti a far di meglio”.
Che stagione e stata per te quella del 2023?
“Direi da migliorare. Sono tre inverni consecutivi che mi sottopongono ad interventi per curare acciacchi accumulati negli anni e quindi parto sempre un po’ indietro con la preparazione. Quest’ anno finalmente posso sperare in un inverno ‘operativo’ ”.
Passando ai programmi sportivi, quali sono gli obiettivi che ti sei posto per i vari campionati ai quali correrai?
“Pensavo il 2023 sarebbe stata la mia ultima stagione da pilota full time, ma la Polizia di Stato mi ha dato ancora fiducia, in attesa di poter far entrare qualche giovane a dare il cambio. Quindi il programma rimane Assoluti d’Italia ed Europeo. L’obiettivo è sempre vincere! Ma purtroppo devo tener conto che quest’ anno spegnerò 41 candeline, ma ho visto che nelle ultime gare di quest’ anno con la nuova moto mi trovo meglio, quindi conto di prendermi qualche soddisfazione anche nel 2024”.
Devi fare dei ringraziamenti?
“Sicuramente il Gruppo Sportivo Fiamme Oro che mi dà la possibilità di correre anche per il 2024, poi la Husqvarna Motorcycles Italia che assieme alla Osellini Moto mi supportano con moto e logistica, più i vari sponsor tecnici e non, senza dimenticare la mia famiglia, mio papà che mi aiuta ancora a sistemare la moto da allenamento, i miei figli che quando possono mi accompagnano in allenamenti e gare, e mia moglie che sopporta le lunghe assenze”.