Matteo, com è andata la passata stagione?
Tutto sommato bene , la mia prima stagione in 600, è stato un bel salto ma mi sono subito trovato bene. La prima fase comunque è stata molto difficile, infatti peccavo molto di esperienze ma ho lavorato molto e già a metá stagione riuscivo ad essere lì davanti con i primi, fino al punto di ottenere il mio primo podio al Mugello. Nel corso dell’anno ho fatto il mio primo ingresso al mondiale a Misano e poi il mio secondo ingresso a Barcellona andando in entrambe le gare a punti”.

Hai rimpianti pensando al 2021?
No, non ho rimpianti perché io e la mia famiglia abbiamo dato sempre il nostro massimo, come sempre”.

Parliamo della prossima. Quali sono i tuoi programmi e gli obbiettivi per il 2022?
Per il prossimo anno parteciperò allo stesso campionato dell’anno passato ovvero il Campionato Italiano Velocità, in più con la speranza di potermi ripetere nel mondiale SBK. L’obiettivo è di giocarmi il titolo nel CIV e di emergere nel mondiale”. 

Sei come la mia moto sei proprio come lei…” così cantava Jovanotti tanti anni fa. Secondo te, che vita sarebbe senza la moto?
A parer mio, una vita senza moto sarebbe una vita monotona, da manuale, senza qualcosa in più, emozioni forti, l’ebrezza che ti porta distante. È una fiamma che mi rende vivo quindi sarebbe difficile immaginare una vita senza”.

Qual è secondo te il problema maggiore causato dalla pandemia per un appassionato di moto?
Già di per sé è uno sport molto selettivo, per la passione, per i costi e per la difficoltà generale. Questo aumenta tutti i vari problemi”. 

Devi ringraziare qualcuno?
Devo ringraziare la mia famiglia in primis, tutti i miei sponsor, la Federmoto e i Talenti Azzurri, senza di loro nulla di ciò sarebbe possibile”.