Una folla di gente che brulicava alla volta del Marco Simoncelli – World Circuit, si parla di 158.000 presenze ai livelli di prepandemia ad incorniciare un intenso week end Italiano.
Il tour de force della MotoE come lo definisco io, ci ha regalato due gare belle di Kevin Zannoni che ha chiuso la race1 al 5º posto e poi di nuovo al 6°. Anche Manfredi non ha voluto essere da meno e con una performance di livello si porta ai piedi del podio; ovvero 4º nella race1. Purtroppo non ne ha avuto occasione nella2 perché è stato atterrato dal solito Granado.
La scorsa settimana dissi che noi avremmo alzato la Coppa con Mattia Casadei ed é quindi con orgoglio ed estremo piacere che gli faccio i complimenti per essere appena diventato Campione del Mondo categoria MotoE! Anche se gli voglio bene non mi sono spinto fino a dire ai miei piloti di farlo passare in caso di necessità… lui é sempre stato riconoscente e auguro davvero il meglio a questo ragazzo.
Tra agosto e settembre è sempre il “mercato piloti” a far da padrone e condiziona scelte, prestazioni e pensieri di molti centauri… in Moto3 Toba ha conquistato il 6º posto arrivando a capo del secondo gruppetto in cui erano tutti molto forti. Rossi invece non ha fatto una gara degna di nota, dopo qualifiche brutte la domenica non ha fatto di meglio, ma spero si riprenda in fretta perché siamo solo a metà campionato e abbiamo bisogno di un pilota in forma e più concentrato.
Ed è proprio nel nostro Gran Premio di casa che voglio dare il benvenuto nella Sic58 al promettente Luca Lunetta, direttamente dal CEV. Da quando è piccolo si schiera con il numero 58, cosa che farà anche con noi, ma non é stato quello motivo di scelta, voci di corridoio e dimostrazioni sul campo lo dichiarano forte. Prenderà il posto di Riccardino Rossi, ogni carriera deve fare il proprio corso, si cresce per un po’ insieme, si fa un pezzetto di strada e seppur bello che sia a un certo punto ognuno deve seguire la propria.
Il GP di Misano si è purtroppo aperto con una triste notizia: la morte di Mike Trimby uno dei soci fondatori dell’Irta. A dir la verità mi ha dato fastidio vedere gli hospitality in festa sabato sera, è stato come se il minuto di silenzio fatto poco prima perdesse del suo valore.
Sono rimasto invece stupito e senza parole per una sorpresa che non mi era stata anticipata: una performance quasi surreale della Marina Militare, un harrier (in grado di decollo e atterraggio verticale) un caccia direi per noi profani, che ha fatto un inchino (abbassando la punta dell’aereo) davanti alla quercia del Sic, io e altre 100.000 persone possiamo dire: ”Io c’ero”.
Ecco queste sono emozioni belle da vivere in prima fila.
-PaoloSic58-