Al Mugello, quest’ultimo weekend sportivo, è stato un susseguirsi di gare intense e combattute, alcune delle quali terminate sul filo del rasoio e decise da pochi millesimi. Questo in estrema sintesi il film della seconda giornata vissuta dal Trofeo Italiano Amatori nel quarto e penultimo round della stagione 2021 che nella circostanza ha assegnato anche il primo titolo, quello della classe Rookie 1000 Pro andato al veneto Oscar Vivian su BMW.

Le gare, sempre molto partecipate e combattute, come tradizione da anni in questa longeva manifestazione ideata dal patron Daniele Alessandrini e gestita dallo staff del Moto Club Motolampeggio di Roma, hanno visto salire sul gradino più alto del podio il padovano Massimiliano Fenu (Yamaha) nella classe 600 Base, il ravennate Francesco Amati (Yamaha) nella classe 600 Pro, il viterbese Luca Pelabasto (BMW) nella classe 1000 Base, il modenese Federico Carboni (Ducati) nella classe 1000 Avanzata, l’abruzzese di Atri Davide De Patre nella Superior Cup (Yamaha), la wild card Leonardo Fuoco (Aprilia) nella Rookie Challenge e il potentino Domenico Palermo (BMW) nella Rookie 1000 Pro.

I risultati delle gare odierne, molti dei quali a sorpresa hanno fatto sì che tutti i titoli, escluso quello della Rookie Pro, verranno assegnati in occasione dell’ultimo round che andrà in scena il prossimo 25 e 26 settembre all’autodromo “Marco Simoncelli” di Misano.

 

600 Base: Gara perfetta fotocopia di quella del sabato, con Massimiliano Fenu che ha avuto la meglio su Mirco Sadler, entrambi su Yamaha, per soli 95 millesimi (93 nella gara sprint). Invertite rispetto alla gara del sabato le posizioni del terzo gradino con Alessio Guarnieri che ha scavalcato Mauro Tommasi, tutti e due marcati Honda. In gara il quinto posto è andato a Diego Masciocchi (Yamaha) che per alcuni giri è stato anche in testa alla corsa ma poi la direzione gara lo ha penalizzato di 20 secondi per partenza anticipata e quindi è stato scavalcato da Cristian Battini (Yamaha) chiudendo poi in settima posizione.

Come detto la gara ha vissuto quasi tutta sul duello Fenu – Sadler, chiusa poi a vantaggio del primo che così fa bottino pieno in questo round e si presenta all’ultima prova di Misano in piena lotta per il titolo così come Sadler. Da ricordare che l’ex leader del campionato Sorrentino che sin qui aveva dominato il torneo, ha deciso volontariamente di abbandonare la categoria e passare a quella superiore, riaprendo totalmente i giochi.

 

Classe 600 Pro: Week end super positivo questo del Mugello per il ravennate Francesco Amati che bissa in gara due il successo del sabato e grazie al contemporaneo zero riportato oggi dal capoclassifica Roberto Ferrara scivolato a metà gara alla “Scarperia” quando era saldamente al comando, fa un bel balzo in classifica generale riaprendo totalmente i giochi e rendendo così decisivo l’ultimo round del campionato.

Allo starter della gara, praticamente un monomarca Yamaha, è stato Mirko Zappon a prendere in mano le redini della corsa ma dopo poco Ferrara ha innestato la marcia veloce salutando la compagnia, dietro si è formato un trenino con Zappon, Gamba e Amati, che in breve ha allungato sul resto del gruppo.

La caduta di Ferrara ha messo le ali a Amati che in breve da terzo è passato primo controllando nel finale il ritorno di Gamba che quindi ha ottenuto la piazza d’onore, sul podio anche Zappon che non ha preso parte alla volata finale, quindi Francesco Alagna e Andrea Ferrazza a chiudere la top five.

 

1000 Base: Gran colpo di Luca Pelabasto (BMW) che in due giorni recupera numerosi punti in classifica generale e complice lo spostamento alla categoria superiore del dominatore della prima parte del torneo Marco Puglisi e alla contemporanea assenza a seguito dell’incidente di gara uno di Michele Luciani si ritrova nelle posizioni che contano e in piena lotta per la vittoria finale insieme ad altri piloti racchiusi tutti nello spazio di una manciata di punti.

La corsa ha visto subito Pelabasto e il vincitore di gara sprint Adamo Borrielli (Yamaha) prendere margine e battagliarsi per l’intera corsa. Dal quarto giro in poi Borrielli ha guidato le danze ma Pelabasto non lo ha mai mollato, tallonandolo sempre da vicino fino a bruciarlo in volata sul traguardo per soli 76 millesimi. Alle spalle dei due si sono alternati in varie circostanze Andrea Orofino, Leonardo Fanizzi , Francesco De Pace e Marco Aiolfi, ma nel finale il richiamo di punti importanti per la classifica generale ha messo le ali a Fanizzi che in volata ha avuto ragione di De Pace, relegandolo ai piedi del podio dove ha preceduto Aiolfi.

 

1000 Avanzata: Gara bellissima con un finale al cardiopalma e cinque piloti a giocarsi la vittoria, andata per soli 75 millesimi al modenese Federico Carboni (Ducati), capace nei tre giri finali di recuperare quasi quattro secondi alla coppia formata da Fabio Gazzarri (BMW) e Domenico Di Marco (Yamaha) poi terminati nell’ordine.

Prima metà corsa con Di Marco che pur partito benissimo, non è però riuscito a prendere il largo, poi al sesto giro è stato raggiunto e quindi superato da Gazzarri. I due, forse ostacolandosi a vicenda, hanno permesso agli inseguitori di recuperare rapidamente il vantaggio acquisito e così si è arrivati all’incandescente finale con Carboni che in volata ha regolato Gazzarri e Di Marco, il quale pur incrementando ulteriormente il vantaggio in classifica generale, non riesce a chiudere i conti, nonostante abbia giocato a suo favore anche la seconda uscita di scena consecutiva dell’immediato inseguitore Fulvio Rizzi, scivolato al primo giro alla Scarperia, poco dopo fuori anche l’altro protagonista delle prove ufficiali Scassa, caduto senza conseguenze al “Correntaio”. La top five è completata da Tommaso Chierici (BMW) e Francesco Piersanti (Yamaha).

 

Superior Cup: Grazie a una gara tutta all’attacco l’abruzzese Davide De Patre (Yamaha) coglie il primo successo stagionale nella Superior Cup, mettendo alle spalle di un solo decimo Angelo Raffaele Rubino (Honda) che a lungo aveva condotto la corsa, prima di essere superato dal rider di Atri al penultimo giro proprio sulla linea del traguardo, grazie al maggior allungo della sua Honda.  

Terzo è giunto il vincitore di gara uno Mauro Contu (BMW). Il sardo pur scattando dalla prima fila con terzo crono è partito malissimo tanto da chiudere il primo passaggio in tredicesima posizione, poi da metà gara in poi la svolta e a suon di giri veloci si è riportato sui primi, ma il divario accumulato nella prima metà della gara è stato incolmabile.

Oltre a Rubino e De Patre la corsa è stata condotta anche dal marchigiano Alessandro Rossi (Yamaha) che però è calato notevolmente una volta persa la leadership tanto da chiudere sesto alle spalle di Galante (Aprilia).

Gara sfortunata per il poleman Luigi La Placa (Ducati) che dopo un inizio incerto è stato costretto al ritiro per guai meccanici all’ottavo passaggio.

 

Rookie 1000 Challenge Pro: Ultimo appuntamento con questo trofeo, uno delle due novità 2021, ideata da Daniele Alessandrini per favorire i piloti con poco tempo a disposizione, infatti si può arrivare in pista anche il sabato mattina e il campionato si corre sono solo tre prove.

La gara è stata ricca di colpi di scena con il titolo passato più volte da un pilota all’altro.

Ad animare la corsa ci hanno pensato nei primi giri, prima Clindo Mizzoni (BMW) e poi Andrea Pizzuti (Ducati), ma i due al terzo passaggio in rapidissima sequenza sono usciti di scena senza conseguenze alla “San Donato”. A questo punto è stato Domenico Palermo (BMW) a cercare di prendere il largo, ma Sebastiano Caserta (BMW) si è incollato alla sua ruota e al giro successivo è passato al comando. Gioia breve, perché poco dopo è stata la volta Joele Mastronardi (Yamaha) a tentare la fuga. Altro tentativo andato a vuoto a causa del ritorno di Caserta che all’ultimo passaggio ha una manciata di decimi sul resto della compagnia, ma non sufficienti ad evitare la volata finale che ha visto Palermo fare il giro veloce e andare a cogliere il successo sul filo di lana, davanti a Caserta, Mastronardi e Vivian che grazie al quarto posto e ai punti incamerati nelle gare precedenti si aggiudica il titolo per dieci lunghezze su Caserta e venti su Palermo. Una bella soddisfazione per il quarantaduenne pilota vicentino, tornato alle gare dopo quasi 15 anni di stop che conquista il primo trofeo della vita sportiva.

Rookie 1000 Challenge: Allo schieramento in griglia il primo colpo di scena, infatti i tre piloti più veloci in prova Lupi, Spisani e la wild card Fuoco, vengono penalizzati di 10 secondi per aver fatto più giri sotto il tempo limite imposto dal regolamento, coì si ritrovano tutti a partire dalla penultima fila, ma la cosa non preoccupa più di tanto quello che poi risulterà il vincitore della corsa Leonardo Fuoco (Aprilia) e il terzo classificato Stefano Spisani (Yamaha). Ai due infatti bastano due giri per essere sul gruppo di testa capitanato da Fabio Carminati (Yamaha), il quale resiste fino metà gara prima di cedere le redini a Fuoco. Dalle retrovie è rinvenuto fortissimo anche Gianni Lorini (Yamaha) il quale ingaggia un lungo testa a testa con Fuoco, ma questi resiste fino la bandiera a scacchi dove precede il rivale di mezzo secondo, terzo come detto chiude Spisani, poi quarto Carminati e quinto un regolare Di Resta.