Matteo, chi ti seguirà quest’anno?
“Nel ‘22 correrò affiancato al concessionario Cocconcelli con una moto Ktm 350 (supportato da Ktm Italia), mi seguirà la preparazione, il mantenimento e la messa a punto della moto, mentre il mio Motoclub AMX ha organizzato un’assistenza per le gare e mi curerà tutta la logistica delle iscrizioni ai vari campionati ed eventi singoli che deciderò di svolgere, oltre ad occuparsi delle varie licenze agonistiche nazionali e internazionali”.
Come è andata la passata stagione?
“La stagione appena trascorsa è stata caratterizzata da alti e bassi, sono stato impegnato tanto su tutti i fronti e non ho avuto più di tanto tempo libero per restare ad annoiarmi. Purtroppo sono stato costretto a saltare 3 gare a causa di un infortunio che fortunatamente si è risolto poi nel giro di un mese e mezzo, e per questo motivo non sono riuscito a chiudere la classifica finale dei campionati con tutte le partecipazioni alle gare e questo mi spiace un po’, ma sono comunque felice che a fine stagione ho ritrovato la serenità e il ritmo giusto conquistando anche dei podi importanti su una moto che non ho scelto per correre l’enduro ma mi è stata imposta dal team per motivi di comodità, la Ktm 450, moto stupenda ma cilindrata molto impegnativa”.
Hai rimpianti pensando al 2021?
“Per colpa di alcune discordie all’interno del team CF Racing, in particolare con il titolare, l’unico rimpianto è quello di “non essermi sentito all’altezza, arrivando da una stagione da campione italiano; non capiterà più”!
Parliamo della prossima. Quali sono i tuoi programmi e gli obbiettivi per il 2022?
“Gli obbiettivi del 2022 sono importanti, in primis quello di tornare al mio top a livello italiano, correndo il campionato Assoluti d’Italia e più gare possibili. In seguito cercherò di far crescere il giovane che sto seguendo, cercando di farlo appassionare al mondo dell’enduro!
Sono molto contento e sereno dopo i primi allenamenti perché si sta ricreando ambiente giusto, insieme riusciamo a lavorare bene e stiamo coinvolgendo le persone adatte per far sì che la qualità dei nostri allenamenti in moto e della preparazione siano ottimi. Parteciperemo al mondiale in Italia. Non vedo l’ora”!
“Sei come la mia moto sei proprio come lei…” così cantava Jovanotti tanti anni fa. Secondo te, che vita sarebbe senza la moto?
“La moto non è soltanto un’attrezzatura per arrivare al successo, la mia vita senza la moto non sarebbe la stessa. La moto è cultura e la cultura è parte della vita di ognuno di noi. La moto è sangue, sudore e lacrime di vittoria!
Sto pensando che senza la moto non proverei le stesse emozioni, di quando faccio una curva, un salto o di quando affronto un ostacolo. Le serate passate in officina e le messe a punto quelle che mi migliorano …che figata la moto”!
Qual è secondo te il problema maggiore causato dalla pandemia per un appassionato di moto?
“La pandemia senza dubbio ha cambiato il mondo per sempre, le persone durante il primo lockdown indubbiamente hanno potuto apprezzare di più il piacere di stare all’aperto e di amare la natura attorno a casa, alcuni effetti non si sono sentiti immediatamente ma si protrarranno nei prissimi anni. A livello logistico per un motociclista (io considero gli enduristi grandi amanti della natura) non cambia molto se non il rischio di capitare in ospedale per colpa di qualche piccolo infortunio (essendo uno sport, ahimè, sappiamo un po’ pericoloso) rischiando di contrarre il virus. Per il futuro non saprò, staremo a vedere, spero sempre in una riuscita dell’organizzazione delle competizioni”.
Devi ringraziare qualcuno?
“Ringrazio tanto tutti gli sponsor che mi supportano e mi permettono di praticare questa fantastica disciplina motociclistica, il concessionario e il motoclub, gli amici che mi seguono e la mia famiglia, che senza di essa non sarei quello che sono ora.
Grazie enduro e ciao a tutti”!