Dai dati Istat, nel 2023 l’Italia si è affermata come il principale mercato europeo per le immatricolazioni di motoveicoli, distanziando nettamente Francia, Spagna e una Germania sempre più segnata dalla crisi economica.
Nei cinque maggiori mercati europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito), le immatricolazioni complessive hanno raggiunto quota 1.049.898 unità, segnando un aumento del 10,5% rispetto al 2022.
Il nostro Paese guida la classifica con 320.186 immatricolazioni, registrando una crescita impressionante del +18% su base annua, seguito dalla Spagna con 201.115 unità (+13,6%). Anche la Francia ha mostrato segnali positivi con 206.731 immatricolazioni (+6,9%), mentre il Regno Unito è rimasto sostanzialmente stabile con 108.065 unità (-1,2%).
Nonostante la Germania resti il secondo mercato più grande d’Europa con 213.801 immatricolazioni (+7,2%), il Paese fatica a mantenere il ritmo degli anni precedenti, perdendo terreno rispetto al 2020, quando occupava la prima posizione con oltre 220.000 unità. La crisi economica interna e la riduzione dei consumi stanno frenando la crescita del settore.
Crollano le immatricolazioni di ciclomotori. Nel segmento dei ciclomotori, invece, si registra un forte calo. Nei sei mercati monitorati da ACEM (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna), il totale delle immatricolazioni si è fermato a 193.145 unità, in diminuzione del 24,5% rispetto al 2022. Particolarmente colpiti i Paesi Bassi (34.027 unità, -45,1%) e la Germania (17.627 unità, -40,5%), seguiti da Francia e Italia, che vedono cali del –19,1% e –13,3% rispettivamente.
Numeri in calo per l’Elettrico
Anche il mercato dei ciclomotori elettrici non è immune alla contrazione. Con 61.011 unità vendute, il segmento registra una flessione del 28,9% rispetto all’anno precedente, evidenziando una riduzione della domanda anche in questo ambito in crescita.