Sette anni fa, il 12 novembre 2017, a Valencia, Jorge Martin conquistava la sua prima vittoria in Moto3™. Aveva appena 19 anni. All’epoca, immerso nei miei ultimi momenti da telecronista della MotoGP™, non avrei mai immaginato che quel giovane spagnolo sarebbe diventato campione del mondo della classe regina.

Quel giorno, forse, avrei dovuto prestare più attenzione. La vittoria di Martin non era solo il coronamento di una stagione difficile, ma il segnale di un futuro luminoso che il motociclismo mondiale stava per abbracciare.

Un percorso iniziato da lontano

Il primo incontro con Jorge risale al 2014, quando vinse la Red Bull Rookies Cup. Aveva 16 anni e dimostrava già una determinazione fuori dal comune. Dietro di lui, sul podio, c’erano talenti come Joan Mir, futuro campione del mondo MotoGP™ nel 2020, e Toprak Razgatlioglu, che quest’anno ha regalato a BMW il suo primo titolo nel WorldSBK.

Con la Rookies Cup, Martin si è distinto come unico pilota a conquistare sia quel titolo sia la corona iridata in MotoGP™, un’impresa che lo colloca tra i grandi della storia.

La scalata verso il successo

Nel 2018, Jorge ha dimostrato il suo valore in Moto3™, vincendo sette gare e conquistando il titolo mondiale. Dopo il passaggio in MotoGP™ nel 2021, si è fatto notare fin da subito con una pole position e un podio alla seconda gara. Nonostante un grave incidente in Portogallo, che lo ha costretto a quattro gare di stop, ha continuato a lottare, conquistando la sua prima vittoria in Austria.

Il 2023 è stato un anno cruciale: Jorge si è giocato il titolo fino all’ultima gara con Francesco Bagnaia, mostrando il suo talento e la sua resilienza.

Un 2024 da leggenda

La stagione 2024 ha consacrato definitivamente Martin. Con 32 podi, divisi equamente tra Sprint e gare della domenica, ha scritto una pagina memorabile della MotoGP™. Jorge è diventato l’unico pilota dell’era moderna a battere quattro ex campioni del mondo della classe regina: Mir, Bagnaia, Marquez e Quartararo.

Il terzo posto ottenuto a Barcellona domenica scorsa gli ha regalato il titolo iridato. Questo risultato, a differenza della sua prima vittoria nel 2017, non è passato inosservato. È stata la celebrazione di un percorso fatto di talento, sacrificio e crescita costante.

Congratulazioni, Jorge

A Jorge Martin vanno i miei più sinceri complimenti per un titolo meritatissimo. Ha dimostrato che le scelte giuste, unite alla passione, portano al successo. E no, Jorge, la gioielleria può attendere. Hai fatto bene a continuare a correre.

Il motociclismo, oggi, ha trovato un nuovo re.

Ph: MotoGp