Gaia, com è andata la passata stagione?

La scorsa stagione ho avuto molti alti e bassi. Purtroppo non è finita come speravo ma sono molto contenta di alcune manche disputate sopratutto nel campionato italiano dove sono riuscita ad avvicinarmi più volte alla top 5. Nonostante questo molte cadute hanno compromesso il risultato finale che non è stato quello che speravo. Sono molto contenta anche di essere riuscita a terminare discretamente due manche nella difficilissima pista di Lommel, è stata una grande soddisfazione qualificarmi e portare a termine due ottime manche”.

Hai rimpianti pensando al 2021?
Il più grande rimpianto è stato quello di non essermi qualificata per la gara del mondiale a Loket, sognavo tanto di correre in quella pista ma purtroppo pochi giorni prima di partire ho avuto una brutta caduta in allenamento che mi ha costretto a stare un giorno in ospedale. Ho deciso di partire lo stesso per fare la gara ma la mia condizione fisica non era per niente ottimale e ha influito sulla mia performance”. 

Parliamo della prossima. Quali sono i tuoi programmi e gli obbiettivi per il 2022?

Per la prossima stagione parteciperò a tutto il Campionato Italiano Femminile Motocross ed a più gare possobili del campionato del mondo WMX. Gli obiettivi sono una top5 nel campionato italiano e una top20 nel mondiale”.

Sei come la mia moto sei proprio come lei…” così cantava Jovanotti tanti anni fa. Secondo te, che vita sarebbe senza la moto?

Non credo sia possibile immaginare una vita senza moto… ormai fa parte della mia vita quotidiana, ci dedico tanto e faccio molto sacrifici tra università e il resto, quindi orami fa parte di me”!

Qual è secondo te il problema maggiore causato dalla pandemia per un appassionato di moto?
Il problema maggiore della pandemia è stato forse la quarantena dello scorso anno che ci ha tenuti tutti rinchiusi in casa per mesi. Io mi sono sempre allenata fisicamente ma l’allenamento in moto è altrettanto importante perciò è stato un po’ un brutto colpo per tutti nonostante poi la federerazione è riuscita a farci avere un permesso ma i primi mesi eravamo tutti fermi”.

Devi ringraziare qualcuno?

Vorrei ringraziare in primis mio padre che è sempre stato al mio fianco e ha sempre creduto in me, e poi voglio ringraziare il mio motoclub, i miei sponsor, Michele Caprioli per l’opportunità con il nuovo team e il mio preparatore atletico Lorenzo Testa”.