Ciao Enrico, grazie per concederci questa intervista. Cominciamo con una breve presentazione.

Ciao a voi, grazie per l’opportunità. Sono Enrico Vacchi, nato a Bentivoglio il 11 aprile 1997 e attualmente residente a Sant’Agata Bolognese. Sono un manutentore elettromeccanico, e nel mondo delle corse, guido una CBR 600 RR con il team EKE Racing a Crevalcore.

Molto interessante. Come è andata la tua stagione 2023?

È stata un’avventura incredibile. Sono entrato nel trofeo senza esperienza, ma nonostante le sfide e la mia scarsa conoscenza dei circuiti, abbiamo ottenuto un terzo posto in classifica finale. Sono soddisfatto, ma so che c’è ancora molto da imparare.

Hai dei miglioramenti pianificati per la stagione 2024?

Certamente. Voglio concentrarmi sulla preparazione pre-weekend della moto per evitare problemi inattesi. La coerenza è la chiave, e voglio garantire prestazioni ottimali in ogni gara.

Raccontaci della tua esperienza più memorabile del 2023.

La prima gara al Mugello è stata indimenticabile. Non siamo partiti nel migliore dei modi, con problemi alla moto, ma è stata un’avventura emozionante. Abbiamo affrontato ogni sfida con determinazione.

Come gestisci la pressione durante una gara?

Onestamente, la pressione non mi tocca molto. Prima della prima gara, non provavo ansia, solo pura eccitazione. Essere lì, sul punto di realizzare un sogno, supera qualsiasi pressione.

Hai un circuito preferito?

Misano è speciale per me, ma il Mugello ha un posto particolare nel mio cuore per le emozioni uniche che mi ha regalato.

Quando hai capito che volevi essere un vero pilota?

La passione è nata fin da piccolo, guardando le gare della MotoGP con Valentino Rossi. Purtroppo, la mia famiglia ha sempre avuto timori, ma ho continuato a coltivare questo amore per le corse.

Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?

Voglio riconfermarmi o addirittura migliorarmi, vincendo il campionato di categoria. Sto anche cercando attivamente sponsor per sostenere il mio percorso.

Fuori dalla pista, cosa fai per rilassarti?

Sono un ragazzo attivo. Mi piace lavorare in casa, prendere cura del mio cane, e per mantenermi in forma, gioco a pallanuoto e calcio.

Infine, qualche ringraziamento da dedicare?

Sicuramente. Prima di tutto, al mio team, una vera famiglia che è sempre pronta a dare il massimo. Ringrazio anche i collaboratori e tutti i ragazzi nel paddock che mi hanno dato una mano nei momenti difficili.

Grazie mille per il tuo tempo, Enrico. In bocca al lupo per la prossima stagione e per tutti i tuoi progetti futuri!

Grazie a voi! Spero di potervi raccontare presto nuove emozionanti avventure.