Catalina, com’è andata la passata stagione?
“La passata stagione è andata abbastanza bene tutto sommato, contando che era il mio primo anno di gare, primo anno nel quale seguivo un campionato da iniziò alla fine. Ho seguito il campionato regionale (piemonte) femminile FMI vincendolo, è stata abbastanza dura e un po’ tutto nuovo per me, dato che ho sempre praticato motocross solo per divertimento e sfogo”.
Hai rimpianti pensando al 2021?
“Rimpianti no, diciamo che avrei potuto usare un po’ più testa sia negli allenamenti che nelle gare, ma io sono fatta così (ride), forse l’unica cosa del quale mi spiace è che mi sono rotta scafoide e stiloide ulnare a metà ottobre e il tutto mi ha fatta stare ferma all’incirca 3 mesi”.
Parliamo della prossima. Quali sono i tuoi programmi e gli obbiettivi per il 2022?
“Come obbiettivo ho di continuare a gareggiare nel campionato regionale, allenandomi con più testa e più costanza e cercare per il prossimo anno di fare qualche gara più seria”.
“Sei come la mia moto sei proprio come lei…” così cantava Jovanotti tanti anni fa. Secondo te, che vita sarebbe senza la moto?
“Una vita senza moto non riesco ad immaginarmela, per me è sempre stato uno sfogo da tutto, l’unico momento nel quale i problemi o pensieri si mettono da parte e c’è solo la moto; come ho detto prima sono stata ferma 3 mesi e credetemi, sembravano infiniti, le giornate non passavano più”!
Qual è secondo te il problema maggiore causato dalla pandemia per un appassionato di moto?
“Eh, la pandemia ci aveva tenuti a casa un po’ di mesi, ma per fortuna siamo riusciti a tornare “abbastanza in fretta” rispetto ad altri sport, anche se sono stati dei mesi lunghi”.
Devi ringraziare qualcuno?
“Ringrazio Andrea Scabrosi (T&P) che mi ha aiutata a crescere per due anni, ringrazio mia mamma e i miei amici che mi hanno sempre supportata”.