Il giovane campione travagliatese di Supercross, Manuel Bersini, è uno dei nuovi volti emergenti del fuoristrada, nella fattispecie del Supercross/Motocross.

Classe 2003, Manuel ha cominciato a correre principalmente per divertimento e “piano piano, – come lui stesso ci confida – contando sempre su piccoli miglioramenti, ho deciso di impegnarmi sempre più su quello che più mi piace fare”.
A far parlare di sé c’è soprattutto un già ricco medagliere, come lo stesso pilota bresciano ci illustra: “Ho vinto in campionato regionale con il 65cc quando ancora ero alle prime armi, poi ho partecipato all’Italiano e all’Europeo con l’85cc. I miei migliori piazzamenti nel campionato Europeo sono stati un ottavo posto e un 16° in Francia a Vesul, in mezzo al fango, ma sono anche Campione Italiano/Internazionale nell’85cc e 125 Supercross, oltre al titolo regionale nella classe 65cc”.

E alle gare, chi ti segue?
M.B.: “Alle gare mi segue il babbo e il mio grande amico Cenci con la sua compagna Elga, mentre agli allenamenti sono supportato dai miei molti amici, tra cui il Maury, Giovanni Lanzani e Giovanni Martani. Se non fosse per loro, che mi portano agli allenamenti settimanali, riuscirei ad allenarmi solamente nei weekend”.

Come ti sei appassionato alla moto e come hai iniziato a correre?
M.B.: “La passione per la moto me l’ha trasmessa mio papà che è sempre stato un grande appassionato senza mai avere la fortuna di dedicarsi a questo sport.
Ho iniziato a correre per divertimento principalmente e piano piano, vedendo costantemente piccoli miglioramenti, ho deciso di impegnarmi sempre più su quello che mi piace fare, il motocross”
.

Chi è il tuo idolo come pilota?
M.B.: “Il mio primo idolo in assoluto e James ‘Bubba’ Stewart. L’ho sempre ammirato come persona e come pilota, sarebbe un sogno per me riuscire ad eguagliarlo”.

Come commenti i significativi risultati raggiunti nel 2019, anno che ti ha portato alla vittoria del tricolore nel Campionato Italiano Supercross classe 125?
M.B.: “La mia stagione dal punto di vista fisico è stata un disastro completo. Quest’anno ho avuto tre fratture, l’ultima procuratami nell’intermezzo della prima tappa del tricolore e nella seconda tappa quindi non ero nemmeno sicuro di riprendermi e riuscire a vincere il campionato, invece con sacrifici e perseveranza sono riuscito nel mio obiettivo. Si può dire che questo titolo è stata l’unica mia gioia nella stagione 2019”.

Parliamo del campionato Supercross, cosa pensi che dovrebbe cambiare in questo campionato per raggiungere maggiore popolarità?
M.B.: “Secondo me sarebbe necessario realizzare più piste di Supercross, in modo che la gente che voglia provare a partecipare possa allenarsi e arrivare alla gara sapendo che sta facendo una disciplina diversa dal motocross e secondo me dovrebbero fare anche piste più selettive tali da essere chiamate Supercross”.

Nel 2020 quali campionati disputerai?
M.B.: “Nel 2020 il mio obiettivo principale è disputare il campionato francese ed arrivare pronto per fare buoni piazzamenti, le aspettative che mi sono posto non sono alte visto che questo sarà il mio primo anno in 250 anticipando di un anno il mio passaggio alla cilindrata superiore, nella mia carriera vorrei riuscire ad essere il più forte italiano nel Supercross e riuscire ad andare in America per competere con i big e fare della mia passione un lavoro, questo sarebbe il mio più bel sogno”.

Devi ringraziare qualcuno?
M.B.: “Per prima cosa devo ringraziare i miei genitori, poi il mio sponsor Alessandro Bellebono, ma anche FM Racing, Just1 racing, Ktm Italy, AB1teckle, Nortwest Motorsport, Maurizio Delbarba, Luca Vincenzo, Elga Foresti, Giovanni Lanzani, Giovanni Martani, il Motoclub Costa Volpino”.