Marco Maddii Come vivi la situazione dettata dal decreto per il contenimento nazionale del coronavirus? M.M.: “Viviamo questa situazione come tutti del resto, siamo completamente fermi. Sia piloti che meccanici sono a casa, io e mio babbo siamo in officina e nei dintorni per finire dei lavori che erano rimasti indietro, a fare delle manutenzioni all’azienda. Ci prepariamo per ripartire al meglio ed avere la nostra struttura pronta e fresca”.
Come cerchi di mantenerti in forma in questo periodo di isolamento? M.M.: “In questo periodo mi mantengo attivo facendo un piano settimanale delle cose da fare, cerco di alternare lavori più piacevoli ad altri più noiosi per avere una sorta di stimolo durante questo periodo. Non è facile passare dalla vita che avevamo sempre al massimo e in giro per il mondo a stare fermi, ma come tutte le cose ci si abitua”.
C’è qualcosa di particolare che stai facendo per passare il tempo? M.M.: “In particolare in questa settimana sto ricostruendo la mia prima moto che ho ritrovato da un amico e la sto rifacendo completamente, è un PW 50. Ho solo due moto di quando correvo, questa e la Ktm 300 con cui ho vinto l’Europeo nel 2015”.
Ti mantieni in contatto con altri piloti? M.M.: “Sono in contatto con i nostri piloti ovviamente e anche altri per sapere come se la passano, ma la situazione in tutta Europa è uguale, tutti fermi senza la moto”.
Questa situazione ci cambierà in qualche modo la vita quando ne usciremo? M.M.: “Questa situazione cambierà molto quando ripartiremo, ci sarà da fare il punto con tutti gli sponsor e aziende di settore per capire come affrontare questa crisi, penso che dovremmo tirare la cinghia tutti e rimboccarci le maniche. Chi ne sarà capace ripartirà piano piano piano”.
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