Greta Alamanni: In questo sport così meraviglioso, non si può far altro che divertirsi


Oggi, per la serie “Le Wags dei Motori” andremo a conoscere un’altra bella ragazza, Greta Alamanni, fiorentina di origine ma residente in provincia di Arezzo, compagna del motocrossista aretino campione toscano 2019 Alessandro Albertoni.

Ciao Greta, presentati ai nostri lettori?
G.A.: “Mi chiamo Greta Alamanni, sono nata il 30 novembre del 1999 a Figline Valdarno, un piccolo paese in provincia di Firenze, ed ora abito a Faella sempre un piccolo paese di campagna ma in provincia di Arezzo”.

 

Sei una persona riservata o estroversa?

G.A.: “In un primo momento sono una persona abbastanza introversa, non mi piace espormi troppo con persone che non conosco, senza precludere il fatto che mi piace molto dire la mia opinione senza farmi mettere i piedi in testa. Poi, certo, quando prendo confidenza mi piace tanto dialogare e scherzare con le persone. Le mie amiche di solito mi chiamano la saggia del gruppo (ride)!

Sono una ragazza molto semplice, al momento lavoro in un call center ma la mia idea sarebbe di fare ben altro, sto infatti cercando di capire davvero ciò che voglio fare nella vita per potermi iscrivere all’università. In generale mi piace tanto passare del tempo con la mia famiglia e con i miei amici, viaggiare e scoprire nuovi posti ed ultimamente ho riscoperto anche la bellezza di allenarmi un po’, per alcuni problemi ai ginocchi, da qualche anno avevo smesso di praticare atletica leggera”.

 

Come vi siete conosciuti con Alessandro?
G.A.: “Con Ale ovviamente ci siamo conosciuti sulle piste da cross, perché per 35 anni il mio babbo ha corso a livelli agonistici e da qualche anno anche i miei fratellini corrono, quindi direi che era scontato il fatto che un giorno ci saremmo conosciuti. Ale, avendo sette anni in più di me, mi ha visto per la prima volta che ero poco più di una bambina ma piano piano con il crescere ci siamo legati un po’ di più, alle gare parlavamo sempre più spesso e ci cercavamo a vicenda, poi ovviamente da cosa nasce cosa ed ora sono quasi tre anni che stiamo insieme”.

 

Convivi già con Alessandro?
G.A.: “Ancora non viviamo insieme, ma ultimamente ci stiamo pensando, soprattutto dopo questa quarantena che ci ha messo alla prova, vivendo insieme praticamente 24h su 24”.

 

Come avete vissuto questo periodo di lockdown?
G.A.: “Diciamo che il lockdown l’abbiamo vissuto bene, la nostra grande fortuna è sicuramente abitare in campagna e avere sentieri completamente deserti dove poter passeggiare. Abbiamo fatto tante passeggiate, ci siamo allenati, abbiamo guardato diverse serie tv e film ma soprattutto ci siamo cimentati nella cucina, dolci, pasta fatta in casa e tante altre cose che ci hanno permesso di distrarci un po’, ma soprattutto di fare una cosa che ad entrambi piace molto… mangiare (ride)”.

 

Segui mai Alessandro alle gare?
G.A.: “Seguo sempre Ale alle gare, per me non sarebbe possibile rimanere a casa, starei troppo male. Ogni weekend siamo sulle piste e quando non corre Ale siamo comunque in giro per l’Italia dietro ai miei fratelli… siamo un grande famiglia allargata e fortunatamente condividiamo tutti la stessa passione.
Il motocross comporta tanti sacrifici, tanta pazienza ma soprattutto tanto, tanto amore che non sarebbe possibile sopportare se questa passione non fosse condivisa da entrambi”.

 

Che progetti avete ora che si può ricominciare ad uscire liberamente quasi ovunque?
G.A.: “Ora che possiamo ritornare alla vita normale sicuramente non vediamo l’ora di poter andare al mare, fare qualche cena con i nostri amici e viaggiare un po’… che ad entrambi  piace tantissimo”.

 

Come vivi la passione di Ale per il motocross?
G.A.: “Come dicevo prima la sua passione fortunatamente è anche la mia, da quasi 21 anni a questa parte sono sempre stata abituata a stare sulle piste ogni fine settimana e devo dire che mi piace e tanto. Mi piace l’atmosfera che si respira in questo sport, mi piace l’adrenalina della gara ma soprattutto amo il rispetto e la passione dei piloti, dei genitori e soprattutto di noi donne perché essere la compagna di un crossista non è un mestiere facile, anzi è forse uno dei più difficili. Ma, credetemi, non c’è cosa più bella di vedere Ale felice e soddisfatto di quello che fa ed io non potrei essere più orgogliosa di avere accanto una persona come lui, un crossista che prima di tutto mette davanti il divertimento. Perché in questo sport così meraviglioso, credetemi, non si può far altro che divertirsi”.