Il protagonista delle nostre interviste di oggi è Alessandro Contessi. Alessandro è un crossista svizzero, 24enne, corre con una Kawasaki 450 ed è un pilota del Moto Club Parini. E’ preparato da Romeo Contessi e Andrea Balboni, predilige i terreni sabbiosi e con canali perché si sente molto a suo agio nelle piste tecniche. Alessandro è un agente di commercio e ama praticare anche snowboard, mountain biking.
Alessandro, facci un breve riassunto della tua carriera in moto.
A.C.: “Ho cominciato ad andare sulla moto all’età di 5 anni e fino alla fine delle scuole medie è stato principalmente un hobby praticato nei fine settimana e durante le vacanze scolastiche. Ho studiato in una scuola per sportivi che mi ha permesso di seguire la mia passione e studiare per conseguire una maturità professionale in ambito commerciale. Da quel momento il mio impegno sportivo si è intensificato sia per gli allenamenti e sia per le gare.
Ho vinto alcuni campionati regionali in diverse regioni (Lombardia, Piemonte e Liguria) oltre a dei trofei come il Barzaghi e il Winter X Trophy. I risultati più importanti sono stati nel 2016 la vittoria della seconda manche del Campionato Italiano MX2 a Mantova e nel mondiale MX2 il 24° posto nel 2018 in Svizzera. Mi piace molto anche correre nel Supercross, dove ho gareggiato alcune stagioni in Italia e anche in Germania all’ADAC Supercross”.
Che stagione è stata per te quella del 2020?
A.C.: “Stagione particolare quella passata. Fino a giugno non ho potuto allenarmi in moto perché ero bloccato in Svizzera e non potevo venire in Italia. Ho dunque approfittato di questo periodo “recluso” in casa per intensificare la mia attività professionale”.
Qual è un punto di forza che ti avvantaggia nei confronti di altri piloti?
A.C.: “Dopo i primi 10-15 minuti di gara inizio a “martellare”. Quando gli altri piloti cominciano a stancarsi io inizio finalmente a prendere il mio ritmo recuperando la gara ed abbassando i tempi sul giro che mi permettono di recuperare diverse posizioni. Ho una lunga tenuta di gara: per me le gare potrebbero durare anche 10 minuti in più. Non so se definirlo un vero punto di forza visto che questa cosa mi permette sì un buon recupero ma una partenza rallentata”.
In cosa ti senti di dover migliorare per il futuro?
A.C.: “Devo assolutamente imparare a partire meglio e ad essere più reattivo ed efficiente nei primi 10 minuti di gara cercando di trovare subito il ritmo”.
Quali sono i tuoi programmi e le ambizioni per la prossima stagione?
A.C.: “Correrò principalmente in Svizzera e in Germania. Purtroppo non saranno molte le gare che potrò fare in Italia perché spesso in concomitanza con gli altri calendari in Svizzera e Germania; quest’anno mi hanno retrocesso nella categoria Fast e il mio obiettivo sarà vincerle”.
Chi ti segue alle gare?
A.C.: “La mia famiglia, impegni permettendo, è sempre presente, mio papà non manca mai. Desidero ringraziarli perché tutti loro mi hanno sempre supportato e mi ritengo fortunato a saperli sempre con me al mio fianco”.